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Tutti contro tutti 2015 – Verona
28 ottobre 2015
La chirurgia laparoscopica pre-peritoneale
Responsabile del corso: Michele Amenta
La chirurgia laparoscopica pre-peritoneale è ancora oggi appannaggio di pochi centri in Italia. Il trend sulla diffusione della laparoscopia in urologia ha subito, negli ultimi anni, dopo un’iniziale impennata, un significativo rallentamento fondamen- talmente per due motivi. Il primo è legato alla lunga ed estenuante curva d’apprendimento delle procedure laparosco- piche, il secondo è dovuto alla diffusione a macchia d’olio sul territorio nazionale dei sistemi robotici Da Vinci, che ha permes- so ai centri che lo hanno acquisito di passare d’emblée alla chirurgia robotica senza dover pagare l’obolo dell’apprendi- mento delle tecniche laparoscopiche pure.La chirurgia laparo- scopica robot assistita in particolare si è proposta da subito come un progresso, se non in termini di mini-invasività, di migliori risultati funzionali promettendo, in ambito di chirurgia prostatica radicale, migliori outcomes funzionali (continenza e preservazione della funzione sessuale). Incerti i vantaggi della chirurgia robotica, rispetto alla laparoscopia standard, sulla chirurgia demolitiva prostatica non nerve sparing). Il corso affronta in live surgery i temi suddetti con particolare riguardo all’approccio laparoscopico extraperitoneale. Per quanto concerne la chirurgia dell’IPB, la Holep si è candidata come alternativa all’adenomectomia open con brillanti risultati. Il corso propone la tecnica dell’enucleo-vapo-resezione come alternativa a basso costo al laser holmio nel trattamento dell’IPB voluminosa. Infine il corso affronterà, sul campo operatorio, il capitolo delle sling sotto-uretrali trans-otturatorie nella IUS maschile conseguente a chirurgia pelvica radicale. Quale sling? Quale IUS? Quando?
Il corso ha ottenuto 8,8 CREDITI ECM per la figura professionale del medico urologo.